MARIO SANTORO: Il FONDATORE
Cenni biografici
Mario Santoro (Catignano, 11 ottobre 1905 – Fermo, 2 aprile 1998) abruzzese di nascita ma fermano di adozione, dopo aver conseguito la laurea in Medicina e Chirurgia presso l’Università di Roma nel 1933, si abilita nello stesso anno all’esercizio della professione medica presso l’ Università di Padova, mentre nel 1935 si specializza in Pediatria presso l’Università di Roma. Tra il 1935 ed il 1936 ricopre il ruolo di assistente volontario presso la Clinica Pediatrica dell’Università di Roma. Santoro giunge a Fermo nel 1939 in seguito all’incarico di Direttore Sanitario del Brefotrofio di Fermo od Ospedale di S. Maria della Carità, istituzione che affonda le sue radici in epoca medioevale. La cura degli infanti sarà sempre al centro dell’attenzione scientifica come medico e come storico della medicina. Tra il 1939 ed il 1943 è docente di corsi di puericultura presso il Regio Liceo di Fermo, completati da esercitazioni pratiche presso il Brefotrofio. E’ proprio l’insegnamento presso il liceo fermano a suggerire a Santoro la possibilità di fare del brefotrofio un centro di studi ed educazione dell’infanzia: l’idea si concretizza con la fondazione di un istituto nipiogenico e della prima scuola italiana per assistente nipiologiche che apre i battenti nel 1944, ponendo Fermo all’attenzione nazionale della comunità scientifica. Si tratta di una scuola dove non solo si insegna a curare, ma si svolgono ricerche sulla mortalità del lattante, sull’uso del latte e dei vaccini, sullo sviluppo fisico e psichico del fanciullo. L’esperienza della scuola di assistenti nipiologiche si protrarrà fino al 1954, mentre Santoro manterrà l’incarico di Direttore del Brefotrofio fino al 1958.
La nascita dello Studio Firmano
Nel 1955, l’anno seguente alla conclusione della scuola per assistenti nipiologiche, Santoro dà vita allo Studio Firmano, istituto che doveva essere, secondo le sue intenzioni, una “continuazione ideale ma operante” dell’antica Università di Fermo, sul modello delle libere università del Nord – Europa che si proponeva però anche “… la valorizzazione di tutto il nostro patrimonio artistico e culturale del passato e che se tra le sue attività ha quella di perpetuare il ricordo dell’antica facoltà medica di Fermo, ha pure quella di occuparsi di studi storico giuridici, di storia politica locale, di arte e belle lettere tutte connesse col nostro Studio generale e quindi non con una sola disciplina…” (Lettera autografa al Prof. Mario Galeazzi, 26.02.1966, Archivio Storico dello Studio Firmano).
Sempre nel 1955 il prof. Adalberto Pazzini ottiene presso l’Università di Roma la prima cattedra ordinaria di storia della medicina. Pazzini detiene la cattedra ad incarico già a partire dal 1936 e lavora in quegli anni incessantemente per lo sviluppo della disciplina. Nel 1938 fa costruire l’Istituto di Storia della Medicina – tuttora esistente ed attivo – e nel 1947-1948 orienta la Scuola di Perfezionamento verso una riflessione in senso epistemologico delle diverse espressioni del pensiero medico. L’obiettivo di Pazzini è quello di rinnovare la storiografia medica italiana del Novecento. Tra i partecipanti ai corsi della scuola del Maestro Pazzini figura Mario Santoro che sarà uno dei suoi migliori allievi.
Sull’esempio del maestro e con la volontà di dare continuità all’antica università fermana, particolarmente nota nel Seicento per la rilevanza dei suoi studi di medicina e filosofia, Santoro inizia nel 1954 a progettare la nascita dello Studio Firmano, condividendo l’idea e le sue finalità col maestro Pazzini. Il primo convegno del Centro Marchigiano per la Storia degli Studi Medici ha luogo il 26-27 marzo 1955 a Fermo presso il Palazzo dei Priori che si affaccia sulla rinascimentale Piazza del Popolo.
Mario Santoro e Ladislao Münster nel 1955, in occasione del convegno che segna la nascita dello Studio Firmano.
Sullo sfondo: Palazzo dei Priori di Fermo, sede del convegno
– Archivio storico-fotografico, Studio Firmano –
A segnare il profondo legame che unisce l’allievo al Maestro, Santoro affida la presidenza onoraria del primo convegno al prof. Adalberto Pazzini. La scuola romana sarà una presenza costante e significativa nelle Tornate dello Studio Firmano a sancire un legame che sarà scientifico ed istituzionale.
I convegni dello Studio Firmano, le Biennali di Studi storico-medici della Marca si succederanno da quel momento in poi, prima con cadenza biennale fino al 1979 e poi dal 1980 – ridenominandosi Tornate- con cadenza annuale, con la partecipazione di studiosi di rilevanza nazionale ed internazionale. Intervengono come relatori alle Tornate fermane i principali studiosi italiani di storia della medicina dai diversi atenei italiani: oltre ad Adalberto Pazzini anche Luigi Stroppiana dall’Università di Roma, Enrico Coturri dall’Università di Firenze, Vincenzo Busacchi dall’Università di Bologna, Loris Premuda e Giuseppe Ongaro dall’Università di Padova, Ladislao Münster dall’Università di Ferrara, per citare solo alcuni degli studiosi italiani.
3. Biennale della Marca, 1959, al centro il giovane Mirko Drazen Grmek
Sul piano internazionale primo fra tutti il giovane Mirko Drazen Grmek, il più celebre degli studiosi di storia della medicina del Novecento ed ancora J. Steudel Rettore dell’Università di Bonn, Wickersheimer, Hagelmann e molti altri.
Attraverso le Tornate dello Studio Firmano, si scrive a Fermo una pagina importante della Storiografia Medica Italiana del Novecento e la città assurge alla ribalta nazionale per la disciplina. Santoro e lo Studio Firmano diventano un punto di riferimento nazionale per gli studiosi di storia della medicina.
Santoro cura l’edizione degli Atti delle Tornate così come con sapiente gusto grafico e meticolosità scientifica dà vita ai Libretti delle Tornate, antesignani dei moderni book of abstracts.
Autore di diverse pubblicazioni di interesse storico-medico in particolare sulla storia ospedaliera e sulla storia della cura dell’infante, diventa socio di diverse società scientifiche nazionali tra cui la Società Italiana di Storia della Medicina, il Centro Italiano di Storia Ospedaliera, l’Accademia di Storia dell’Arte Sanitaria e di interesse regionale come la Deputazione di Storia Patria per le Marche, l’Accademia Medico-Chirurgica del Piceno e dell’Accademia dei Catenati del Piceno.
Riconosciuto per l’autorevolezza scientifica conseguita con i suoi studi e le sue numerose pubblicazioni sulla storia della medicina, a Santoro viene affidata dall’anno accademico 1964-1965 fino al 1981-1982 la libera docenza di storia della medicina presso l’università di Roma ed a seguire dal 1982 fino al 1984 presso l’Università di Ancona.
Dal 1960 al 1993 ricopre il ruolo di Direttore della Biblioteca Civica Fermana, intuendo le potenzialità scientifiche dei ricchi fondi bibliografici in essa conservati, molti dei quali di interesse storico-medico e storico scientifico.
Libro degli abstracts della XIII Biennale (1979)
Attraverso lo Studio Firmano, con lungimiranza e prospettiva scientifica, contribuirà a far conoscere agli studiosi italiani e stranieri il patrimonio librario della biblioteca fermana, veicolandone per primo la ricchezza ed il pregio attraverso le sue pubblicazioni come “Le Voci del Tempo Passato: una sosta tra alcuni libri a stampa di medicina e scienze naturali dei secoli XV, XVI, XVII conservati nella civica biblioteca di Fermo” unitamente ad altri contributi editi. Con la stessa finalità organizza presso la civica biblioteca i Corsi di Alta Cultura promossi dal prof. Mario Santoro, nella duplice veste di Direttore della Biblioteca Civica e di Reggente dello Studio Firmano, dedicati all’approfondimento di argomenti di medicina, scienza, storia, arte, letteratura.
Con la sua morte nel 1998, scompare la figura di un grande studioso, storico della medicina e professionista medico, ma il suo operato continua ad essere vivo attraverso la sua istituzione, lo Studio Firmano la cui attività si svolge incessantemente dal 1955 ad oggi.
Un’eredità culturale e scientifica importante quella lasciata da Mario Santoro che è stata raccolta dai Reggenti dello Studio Firmano che si sono succeduti come il dr. Alfredo Serrani (1998 – 2014) ed il dr. Andrea Vesprini (dal 2014 ad oggi), dalla Vice-Reggente e Responsabile della Ricerca Scientifica dr.ssa Fabiola Zurlini– che insieme ai membri del Consiglio Direttivo proseguono l’operato del fondatore, con il medesimo impegno scientifico e passione.